Racconto di Patrizia Ambrosini
Una volta una cinciallegra e un rospo per caso si trovano
in piazza, il rospo per terra e la cinciallegra sul muretto.
Dopo un po' cominciano a chiacchiere del più e del meno; la cinciallegra
tutta boriosa disse: "lo sai rospo che io sono proprio bella, svelta,
allegra e piaccio a tutti. Tu invece sei brutto come il peccato e sei al
mondo solo perché c'è posto".
Il rospo mortificato da quelle parole che pensava di non meritare gli
rispose: "Senti un po', se sei così sicura di tè come dici, ti propongo una
sfida; partiamo da qui e vediamo chi arriverà prima all'Alpe".
"O povero illuso cosa ti viene in mente, come fai a pensare una cosa simile,
io ho le ali e posso volare, tu con quelle zampette non puoi fare altro che
un saltino per volta".
"Tu non ci pensare, io voglio provare lo stesso" gli rispose il rospo.
Il rospo, salto dopo salto, si avviò deciso. La cinciallegra prese a volare
da un ramo all'altro; nel frattempo teneva conversazione con tutti gli
animali del bosco, prendendo in giro il povero rospo che aveva osato
sfidarla in una gara così assurda.
Il tempo passava e il rospo non sprecava neanche un salto, mentre la
cinciallegra si perdeva in chiacchiere con tutti gli animali che incontrava.
il rospo stanco morto, giunge al traguardo prima della cinciallegra
Quando la cinciallegra arriva non si accorge che il rospo è già arrivato e
credendo di averlo fregato disse:
“povero rospo, non solo sei brutto ma anche stupido, chissà dove sei ora!!”
“sono qui!!” disse il rospo saltellando da un sasso all’altro.
“Sono arrivato all’alpe già da un po’ e pensa, mi sono pure riposato”
La cinciallegra non disse nulla, si alzò in volo e andò via “
Nessuno la vide più il rospo gli aveva dato una bella lezione!!
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